Si chiamava Marina Masia, la giovane di Nuoro morta ieri mentre nuotava nelle Piscine di Venere, a Baunei, In Ogliastra, una celebre tratto di mare trasparente tra le cale Mariolu e Biriali. La 29enne di Nuoro (e non 28enne come inizialmente diffuso) era una medica e si era specializzata in Allergologia a Firenze. Nel mare con le falesie a picco sull’acqua stava trascorrendo una giornata di mare con il fratello Riccardo, la mamma Luisella e altri parenti. Avevano noleggiato un gommone.
Erano le 14,30 quando è accaduta la tragedia. Con maschere e pinne, la 29enne si era spinta oltre le boe, in quel tratto di mare in cui non si può navigare proprio per via delle frane. Un pericolo segnalato dalle boe e dai cartelli, perché non è raro che cadano massi e pezzi di rami. La dottoressa di Nuoro stava nuotando proprio nel punto esatto in cui è finito un grosso tronco che l’ha colpita alla testa.
Dal gommone, qualcuno ha visto la frena e ha cominciato a urlare. Ma la 29enne aveva la testa sott’acqua e non ha sentito. Salvo, invece, il fratello che nuotava accanto. L’imbarcazione si è subito avvicinata alla giovane che è stata portata nella piccola lingua di sabbia per i primi soccorsi, ma è morta tra le braccia dei medici del 118, arrivati con l’elicottero.
I Masia sono conosciuti e stimati a Nuoro: i genitori erano da poco andati in pensione, per godersi i sacrifici di una vita, adesso che i figli erano sistemati. Ex impiegato di banca lui, papà Gianfranco, ex funzionaria delle Poste la mamma. Il giovane Riccardo, più piccolo di Marina, è invece un dentista. Una famiglia adesso distrutta da un insospettabile appuntamento col destino nel mare di casa.