Uccisa dal marito, il figlio su Facebook: “Mammina bella, tu sì, sapevi amare”

“Mammina bella, è così che ti ho sempre chiamato. Tutte le mamme sono belle. Ma per noi figli la nostra mamma è unica”. Comincia così il post che Antonio Murtas ha dedicato a Marisa Pireddu, la donna di 51 anni uccisa mercoledì scorso dal marito a Serramanna, con quaranta coltellate.

“Tu, mamma – scrive il figlio in un commovente post – eri unica nella tua semplicità, nella tua riservatezza e nella tua grande voglia di lavorare e trasmettere il tuo amore a persone che avevano una vita dietro molto più lunga della tua”. Il ragazzo continua così: “Bastava guardati per leggerti sul viso quanto eri buona. Io e te sappiamo quanto sentimento c’era tra di noi. Non serviva dirci apertamente ti voglio bene, non serviva abbracciarci e baciarci. A me, mamma, non è mancato mai nulla da parte tua. Se io sono diventato la persona che sono, circondato da tante persone che mi vogliono bene, è perché tu mi hai insegnato ad amare. È così dura la vita: quando sembra di aver raggiunto la serenità, tutto viene distrutto. Un destino così crudele, mamma, che non ti meritavi. Ho il cuore lacerato e nessuna parola può descrivere il vuoto che viene lasciato, quando succedono e si fanno gesti come questi. Soprattutto quando viene fatto alla persona che ti ha dato la vita”.

Il post va avanti così: “Mamma, oggi (ieri, ndr), ti ho fatto volare in cielo come un angelo. Oggi la festa della mamma, dove tutte le mamme si sentono ancora più importanti. Tutti gli anni ti ho fatto sentire con i miei piccoli gesti il mio amore, con un fiore, con un dolce fatto con le mie mani, una carezza. Mamma, sta per arrivare il giorno 11 maggio (oggi, ndr) che ricorda la felicità dei tuoi occhi appena mi hai visto nascere e mi hai preso tra le tue braccia. Solo io e te sappiamo che non è un addio”. Il figlio della donna uccisa a Serramanna ha poi ringraziato “tutte le persone che mi stanno vicine, che ci sono e che hanno espresso anche un minimo gesto per me in questo momento così straziante”.

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