Uccide il fratello a martellate, il reoconfesso in caserma: si cerca di capire il movente

È ancora nella caserma dei carabinieri di Bitti Giuseppe Pittalis, l’allevatore di 55 anni, reoconfesso dell’omicidio del fratello Giorgio, di 61, ucciso a martellate, questa mattina all’alba, al culmine di una lite nell’azienda di famiglia, nelle campagne del paese. Nelle prossime ore sarà trasferito nel carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro. L’uomo sta rispondendo alle domande del capitano della compagnia, Fabrizio Ricciardi. Gli investigatori stanno cercando di capire il movente del delitto.

A Bitti raccontano che i due fratelli erano sempre insieme sia in campagna, dove gestivano un gregge di centinaia di pecore, che in paese, dove vivevano soli in casa dopo la morte della mamma, qualche anno fa. Un altro fratello vive con il resto della famiglia a Onanì, un centro vicino. Giuseppe viene descritto come il più socievole e ironico dei due, Giorgio invece era un po’ più riservato, ma entrambi sempre gentili con tutti. Per questo la tragedia sembra inspiegabile ai compaesani, se non con un raptus improvviso. L’inchiesta è coordinata dai pm di Nuoro, Giorgio Bocciarelli e Riccardo Belfiori. Scontata l’autopsia sul corpo della vittima, che verrà effettuata dal medico legale all’ospedale San Francesco del capoluogo barbaricino.

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