Un allevatore è stato ucciso dal fratello, al culmine di una lite avvenuta nell’azienda di famiglia nelle campagne di Bitti.
Da quanto si apprende, Giuseppe Pittalis, di 55 anni, ha ucciso il fratello Giorgio, di 61 anni, al termine di una lite, poi si è consegnato ai carabinieri.
È stato il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini a raccogliere la confessione di Giuseppe Pittalis e ad accompagnarlo dai militari dell’Arma. “Ho incontrato Giuseppe in paese – racconta all’Ansa il primo cittadino – l’ho visto molto scosso e gli ho chiesto cosa avesse. A quel punto mi ha confessato che aveva appena ucciso il fratello. Era già intenzionato a costituirsi – precisa il sindaco -. Gli ho chiesto se avesse bisogno di qualcuno che lo accompagnasse. Mi ha detto sì, e così l’ho portato in caserma”.
Sul posto sono giunti i militari della Compagnia di Bitti, guidati dal tenente Fabrizio Ricciardi, con i colleghi del Nucleo investigativo di Nuoro, e il personale medico del 118. Si attende l’arrivo del magistrato di turno e del medico legale.
Il delitto è avvenuto all’alba in località Sae Lussu, in aperta campagna ed è stato scoperto alcune ore fa. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto all’interno dell’azienda di famiglia e quali siano le cause scatenati. I due sicuramente hanno iniziato a discutere e poi la lite è degenerata. Secondo le prime notizie, il 62enne sarebbe stato ucciso a colpi di martello e non mazza come inizialmente appreso. L’arma è stata rinvenuta dai carabinieri.