“Tutti i nuraghi patrimonio dell’Unesco”: i parlamentari sardi lanciano l’appello

“Noi parlamentari vogliamo essere non solo testimoni ma protagonisti di questa straordinaria occasione attorno a una iniziativa che può cambiare i destini della Sardegna”. Con queste parole i senatori e deputati sardi chiudono la lettera con cui esprimono fermo sostegno al progetto che punta al riconoscimento da parte dell‘Unesco dell’intero patrimonio nuragico sardo quale patrimonio dell’umanità. La Sardegna, attraverso questo progetto, secondo i parlamentari può rappresentare un esempio virtuoso di tutela del patrimonio archeologico, storico, culturale.

“L’appoggio dei parlamentari che a Roma tutelano gli interessi della nostra Isola ha un significato enorme, che dimostra il valore identitario espresso da questa iniziativa, a prescindere da appartenenze e colori politici – spiega il presidente dell’associazione Sardegna verso l’Unesco, Michele Cossa -. La valorizzazione dei nuraghi è essenziale se si vuol preservare la memoria e tutelare il patrimonio della Sardegna e vedere in calce alla lettera di sostegno la firma di tutti i senatori e deputati sardi è un segnale di distensione e positività in un momento storico caratterizzato da rigidità e negatività.

L’istanza per l’inserimento dei Monumenti della Civiltà Nuragica nella “Tentative List” per la nomina nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità è stata presentata alla Commissione Nazionale Italiana Unesco il 30 settembre 2020. Di recente, al mondo accademico, scientifico, economico, religioso, politico e alla società civile si è unito il mondo dello sport con il sostegno della prima squadra di calcio e di basket sarde, Cagliari calcio e Dinamo Sassari. L’associazione Sardegna verso l’Unesco è impegnata in queste settimane a perfezionare la documentazione già prodotta e presentata con nuovi spunti di analisi e certificazioni finalizzati al buon esito della candidatura. “La coesione e l’unione attorno ad un unico progetto testimonia il valore unico e identitario della cultura millenaria sarda. Siamo quindi fiduciosi, il movimento di un’intera Isola non passerà inosservato”, conclude Cossa.

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