Tutta la Sardegna si colora di rosso: l’Isola dice No alla violenza sulle donne

Una giornata per unire simbolicamente le forze per contrastare la violenza sulle donne: un fenomeno tristemente in crescita in tutta Italia e in Sardegna, che necessita di interventi sociali, legali e giuridici. Quello che inizia oggi sarà un fine settimana all’insegna del colore rosso, scelto per testimoniare l’impegno delle istituzioni e di tutti gli stradi della società, nel contrasto alla violenza contro le donne. Secondo il rapporto Eures, in Italia dall’inizio dell’anno a oggi sono 94 le vittime di femminicidio, una ogni tre giorni. Ottanta di questi omicidi si sono consumati in ambito familiare. Dunque, una situazione grave che si può affrontare attraverso una rete di sostegno, ma anche iniziative in grado di garantire un sostegno economico e la tutela alle vittime. La Regione, qualche giorno fa ha sottoscritto un protocollo, firmato dagli assessori al Lavoro e alla Sanità, Alessandra Zedda e Mario Nieddu, con Aidda ( (Associazione imprenditrici e donne dirigenti di azienda). L’obiettivo è avviare una cooperazione e collaborazione su azioni concrete nell’ambito dei temi collegati al contrasto della violenza sulle donne, sia in ambito domestico sia all’interno dei luoghi di lavoro, individuare percorsi di formazione e di inclusione sociale e lavorativa ed elaborare piani di comunicazione e informazione finalizzati a combattere il fenomeno della violenza di genere.

La rete di protezione regionale – ha spiegato l’assessore Nieddu – è pienamente operativa e fornisce assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli minori. Abbiamo recentemente approvato il finanziamento per i centri antiviolenza dell’Isola e le case d’accoglienza con 1,5 milioni di euro e abbiamo già pronto il provvedimento sul Reddito di libertà che porteremo a brevissimo in Giunta”. Secondo Alessandra Zedda, l’emancipazione economica è uno dei fattori chiave per il contrasto alla violenza di genere: “La dipendenza economica è individuata come uno dei motivi che spingono alcune donne a non denunciare e a non allontanarsi dai partner violenti. Diamo sostegno all’imprenditoria femminile ed è nostra intenzione promuovere l’inserimento e il reinserimento lavorativo anche attraverso agevolazioni e incentivi alle imprese che assumono donne vittime di violenza”.

Per quanto riguarda le numerose iniziative legate alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (la cui ricorrenza è il 25 novembre) ci saranno numerosi eventi distribuiti su diverse giornate: la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, tavole rotonde sui temi del lavoro, il dramma degli orfani di femminicidio, il linguaggio di genere e i media. Ancora: proiezioni, letture, teatro e uno sportello aperto per 0Mamme & Papà separati’. La Regione ‘accenderà’ simbolicamente i palazzi di Viale Trento e di via Roma che saranno illuminati di rosso il 25 e il 26 a partire dalle 17.30. Il Comune di Cagliari indice il concorso a premi ‘Feminas’, rivolto alle scuole elementari e medie per la promozione della cultura del rispetto. Alla Mem, sino al 29, ci saranno mostre, banchetti con libri e documenti sul tema, letture, proiezioni di foto in loop su un grande schermo visibile dalla corte. Lunedì dalle 16 corso pratico anti-aggressione rivolto a donne dai 16 anni in su.

In campo anche i sindacati. La Fp-Cgil ha già distribuito migliaia di fiocchi rossi presso le sedi di Cagliari, Oristano, Nuoro, Olbia e Sassari. Con l’invito esteso a lavoratori e lavoratrici di indossarli lunedì. A Cagliari, in occasione di una tavola rotonda organizzata al Liceo Siotto alle 11.30 de 25, l’avvocata, Anna Maria Busia, parlerà del dramma degli orfani di femminicidio. Sempre a Cagliari, alle 15.30 nella sala Aldo Marongiu del Palazzo di Giustizia di parlerà di ‘Violenza nel mondo del lavoro e lavoro come salvagente alla violenza’. A Olbia, l’Associazione Prospettiva Donna Onlus e il Coordinamento Donne Spi-Cgil Sardegna organizzano un’iniziativa di sensibilizzazione interamente dedicata ai temi dei diritti umani e della violenza di genere dal titolo ‘It’s right to be woman’.

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