Il Comune di Nurri partecipa al progetto Italea, un’iniziativa promossa dal ministero degli Esteri e della Cultura per promuovere il turismo delle radici, offrendo agli italo-discendenti l’opportunità di riscoprire i luoghi d’origine delle loro famiglie, attraverso un sistema strutturato e coordinato di offerta turistica che rende visibilità ai territori dell’interno, colpiti dal progressivo fenomeno dello spopolamento. Il progetto coinvolge circa 80 milioni di emigrati italiani nel mondo e incentiva le relazioni con i Circoli dei sardi all’estero creando occasioni di conoscenza dei luoghi di origine rivolti alle nuove generazioni.
Il Comune di Nurri ha pensato di programmare gli eventi del progetto Italeo all’interno dei festeggiamenti in onore di Santa Rosa da Viterbo, creando un’occasione per riunire famiglie di emigrati e promuovere il patrimonio culturale locale. Tutte le attività saranno concentrate nel Convento dei Cappuccini edificato a partire dalla metà del ‘600 e recentemente interessato da una vasta opera di valorizzazione da parte dell’amministrazione locale.
Tra eccellenze enogastronomiche e riflessioni su come incentivare il turismo nel paese, la giornata inaugurale – il 31 agosto alle 19 – vedrà anche il racconto di alcuni emigrati di rientro che hanno investito sul territorio sardo. Il primo settembre mostra della collezione di antichi strumenti musicali, a cura della Banda Cossu Brunetti di Nurri fondata nel 1930, corteo de “Su sciugariu antigu” a cura del Gruppo folk ’78 Santa Rosa di Nurri, con la rievocazione del trasporto del corredo della Sposa dalla casa di famiglia alla nuova casa nuziale, percorrendo le vie del paese; Laboratorio delle Radici con la dimostrazione della preparazione del pane della Sposa tipico della zona Su Crisposu; presentazione del libro “Raccontando d’Amore” un breviario dei sentimenti della metà del Novecento nell’Isola, ricostruito attraverso le interviste agli anziani del paese. Interviene l’autrice Angela Orgiana.
Il due settembre itinerario dal grano al pane, con visita all’antico mulino in pietra che produce Grano Cappelli; Laboratorio delle Radici con la preparazione della pasta tipica campidanese Sa fregula; introduzione ai primi passi del Ballo della tradizione, dedicato a adulti e bambini, a cura del Gruppo Folk ’78 Santa Rosa, con accompagnamento musicale del Maestro Totore Chessa. E poi ancora preparazione del formaggio, riscoperta del centro storico e del patrimonio archeologico di Nurri.