Ad aprile, durante la settimana di Pasqua, in Sardegna risultavano disponibili su Airbnb 12.900 alloggi, rispetto agli 11.912 registrati ad agosto 2016, quasi mille appartamenti in più per quella che Federalberghi Sardegna ha già rinominato la “Shadow economy” del turismo nell’Isola. La maggior parte degli alloggi, secondo i dati diffusi oggi in tutta Italia da Federalberghi/Incipit srl su base Inside Airbnb, 9.939 (il 77,04%) sono riferiti a interi appartamenti che vengono messi in affitto. Dei quasi 13mila alloggi, 10.200 (79,06%) sono disponibili per più di sei mesi e 7.269 (56,34%) sono gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio.
“Non è più possibile continuare a giocare nello stesso campo con regole diverse: le strutture regolari da una parte, sottoposte ai controlli e alle verifiche di rito, e quelle dei ‘furbetti dell’appartamentino’ che non sottoscrivono nessun contratto di affitto e offrono servizi extra a pagamento”, tuona il presidente di Federalberghi, Paolo Manca. “A volte hanno dipendenti, più o meno regolari, che fanno accoglienza e pulizie – precisa Manca – è arrivato il momento che le autorità deputate verifichino e sanzionino chi non è in regola, anche nei confronti del fisco. Il danno, però, non è solo nei confronti delle casse pubbliche o delle strutture ricettive regolari che soffrono per questa concorrenza sleale. E’ un turismo che consuma il suolo e non è sostenibile come invece viene presentato. Non solo, ai consumatori viene spesso negata quell’esperienza familiare che sta alla base di un B&btradizionale. Si assesta un colpo anche al lavoro regolare e professionale degli operatori che sono impegnati nel settore. Siamo sicuri di voler mettere a rischio queste migliaia di buste paga? In Sardegna attendiamo da 33 anni una legge quadro sul Turismo. Abbiamo l’occasione di scrivere regole moderne e adeguate a far crescere la nostra economia, ma servono diverse modifiche alla bozza all’esame della Commissione competente del Consiglio”. Oltre a chiedere “severi controlli”, Manca lancia un appello ai parlamentari sardi perché durante la discussione della ‘manovrina’ venga irrobustito il regime fiscale delle locazioni brevi”.