Nel 2018 quasi trenta persone ogni giorno in Sardegna hanno ricevuto una diagnosi di tumore maligno, in totale sono stati registrati diecimila nuovi casi, mentre complessivamente i malati di cancro sono quasi ottantamila.
Sono i numeri sulle malattie oncologiche diffusi durante il congresso internazionale dei chirurghi oncologi (Sico), in corso a Cagliari al Teatro Massimo. A dare le cifre del fenomeno sono stati Piergiorgio Calò (direttore dipartimento scienze chirurgiche, Università Cagliari) e Massimo Dessena (chirurgo ospedale Businco, segretario Sico).
Negli ultimi decenni si è registrato in Italia un incremento della prevalenza di pazienti con il cancro: erano due milioni e 244 mila nel 2006, sono diventati oltre tre milioni nel 2017 e nel 2020 saranno quattro milioni e mezzo. “La sopravvivenza in Italia è nella media europea ed è maggiore per molti tipi di neoplasia. Il confronto con il nord Europa dà informazioni incoraggianti sull’efficacia globale del nostro sistema sanitario per prevenzione, diagnostica e terapie – hanno spiegato i due medici – nella lotta al cancro va impostato un approccio integrato e multidisciplinare per la proposta terapeutica, con un’offerta adeguata di assistenza sul territorio. Va realizzata una presa in carico globale della persona nei suoi bisogni sanitari, sociali e relazionali con l’integrazione degli attori istituzionali e no, le famiglie e le associazioni”.
E non solo. “Si parlava di male incurabile ma ora in tanti casi si guarisce o si convive con la patologia: in Italia ci sono 900mila pazienti guariti”, sostengono. “Ospedale Businco e Microcitemico faranno nuovamente capo all’Università di Cagliari”, ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu. “Siamo certi di poter procedere e crescere in sinergia e sintonia con la Giunta regionale, nell’interesse dei cittadini e degli studenti” ha aggiunto il rettore Maria Del Zompo. “Per abbattere il cancro serve una grande e compatta coalizione di tutti gli attori” ha rimarcato Raimondo Ibba, presidente Ordine dei medici.