Si sono lasciati abbagliare dalla lucentezza di quelle monete d’oro 22 carati datate 1915. Un affare per i titolari di alcuni negozi “Compro oro” cagliaritani: una truffa in piena regola, la prima di questo genere messa a segno in Italia, architettata da cinque giovani che avevano già venduto 21 monete fasulle. È quanto hanno scoperto gli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dal primo dirigente Luca Armeni, che hanno denunciato cinque giovani – tre maschi e due femmine tra i 23 e i 27 anni – tutti residenti a Cagliari e già noti alle forze dell’ordine per episodi di spaccio di droga avvenuti nella zona di piazza Sant’Eulalia.
I cinque sono accusati di truffa e tentata truffa. I fatti sono avvenuti nei giorni scorsi. I giovani, separatamente, si sono presentati in tre “Compro oro” per vendere le monete. In tutti i casi sono riusciti a smerciare piccoli lotti di cinque-sei “ducati austriaci del 1915” in oro 22 carati e del valore collezionistico di 400 euro ciascuno, ma hanno commesso l’errore di tornare – una delle ragazze – il giorno dopo nel negozio di via Cocco Ortu “Grosso Oro” per portare altre cinque monete. Vedendo gli stessi ducati dopo solo un giorno, il titolare del negozio ha deciso di effettuare una verifica trapanando la moneta e scoprendo che solo all’esterno era d’oromentre dentro era costituita di una lega di argento e tungsteno.
La moneta aveva passato anche i controlli di una sofisticata apparecchiatura del valore di 25 mila euro. Il titolare del negozio ha immediatamente segnalato l’episodio alla Polizia e la Squadra mobile ha avviato le indagini. Segnalazioni sono state fatte a tutti i “Compro oro” cagliaritani, scoprendo che altri due avevano subito la stessa truffa.
I cinque giovani, che per vendere le monete avevano lasciato anche i documenti e le generalità, sono stati subito rintracciati. Nelle loro abitazioni sono state trovate altre 22 monete d’oro fasulle. La Polizia del capoluogo ha inviato segnalazioni alle altre Questure per verificare se truffe analoghe si siano verificate in altre città. Le monete fasulle avrebbero fatto incassare ai truffatori circa 10 mila euro.