I fatti sarebbero avvenuti tra il 2008 e il 2009, ma le indagini sono scattate alcuni mesi fa. Coinvolti in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e abuso d’ufficio, secondo le accuse della Guardia di finanza e del Nucleo di polizia tributaria di Cagliari, sono il sindaco di Maracalagonis Mario Fadda e tre funzionari dell’ufficio tecnico comunale, Andrea Masala, Carmine Mario Mei e Mario Etzi. Secondo quanto ricostruito dagli agenti, avrebbero truffato la Regione Sardegna per un milione e 300 mila euro.
Sindaco e tecnici avrebbero utilizzato una parte dei fondi della Regione, circa 3 milioni di euro erogati nell’ambito del piano integrato d’area del 1999, e destinati ai lavori di sistemazione e ampliamento delle strutture del parco di Torre delle Stelle, per opere di urbanizzazione non previste dal progetto come la pavimentazione della viabilità vicina al parco e nuovi allacci sia della rete idrica che dell’illuminazione.
Secondo i militari della Guardia di finanza, coordinati dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia, il sindaco e i tre funzionari avrebbero presentato falsi documenti dimostrando la proprietà comunale dei terreni all’interno dei quali si sarebbero dovuti effettuare i lavori e ottenendo in questo modo i finanziamenti, una parte dei quali pari a circa 1,3 milioni di euro – sono stati utilizzati per altri scopi.
Da quanto risultato, l’incarico per la progettazione sarebbe stato affidato arbitrariamente a un architetto privo dei requisiti di legge.
Il legale. “Il mio assistito è molto amareggiato, dimostreremo l’estraneità alle contestazioni della Procura”. Lo ha detto all’ANSA l’avvocato Patrizio Rovelli, difensore del sindaco di Maracalagonis, Mario Fadda, denunciato dalla Guardia di Finanza con le accuse di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e abuso d’ufficio, per una presunta truffa alla Regione Sardegna di un milione e 300 mila euro. Con il primo cittadino – attualmente in carica ma già sindaco dal 1996 al 2000 e dal 2003 al 2008 – sono indagati anche tre funzionari dell’Ufficio tecnico comunale. “Il sindaco – spiega Rovelli – esclude ogni accusa di quel periodo e ha già chiesto al Pm di chiarire la sua posizione. Abbiamo visto i documenti e dimostreremo la totale estraneità alle contestazioni. Il sindaco è pronto ad andare subito dal Pm”.