Truffò marchesa algherese d’adozione: rinviato a giudizio un commercialista

Il gup di Sassari, Antonello Spanu, ha rinviato a giudizio il commercialista sassarese Rodolfo Egidio Gosmino, 76 anni, ex dirigente scolastico, per la presunta truffa ai danni della marchesa Ernestina Tacchino Zoagli, algherese d’acquisizione, deceduta lo scorso 19 marzo. La prima udienza si celebrerà il 2 luglio. Gosmino, difeso dall’avvocato Nicola Lucchi, è accusato di truffa, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità in scrittura privata e falsità commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. Per la frode ipotizzata ai danni dell’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, è stata rinviata a giudizio anche Giulia Irene Gosmino, 29 anni, figlia del commercialista.

L’indagine della Guardia di finanza di Alghero era partita dalle verifiche fiscali condotte sulla “Fondazione Ernestina Zoagli”, ente senza scopo di lucro istituito ad Alghero e titolare del patrimonio della nobildonna. Secondo le fiamme gialle, Rodolfo Gosmino si sarebbe impadronito dei beni della marchesa proponendole la creazione della Fondazione e acquisendone il comando. Per l’accusa Gosmino, isolando la marchesa, aveva ottenuto la presidenza e aveva messo in atto un raggiro che le sarebbe costato circa 3milioni di euro. Le indagini degli uomini guidati dal comandante Angelomarino Catalano avevano fatto emergere ricavi non dichiarati per 670mila euro. I successivi approfondimenti hanno fatto maturare la convinzione degli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore di Sassari, Maria Paola Asara, che il commercialista abbia raggirato Ernestina Tacchino Zoagli per indurla a intestare alla Fondazione il suo patrimonio, approfittando anche del fatto che la donna, vedova, non avesse figli né parenti e che fosse parzialmente invalida. Dagli accertamenti sui conti correnti di Gosmino e della figlia sarebbe emerso che i due hanno ottenuto da Agea premi comunitari per oltre 50mila euro, accreditati sui loro conti correnti personali. L’inchiesta ha portato al sequestro di 31 rapporti finanziari tra conti correnti, depositi di titoli, carte di credito, carte di debito e dossier di titoli attivi in otto istituti di credito e di 115 immobili tra Sardegna, Liguria e Piemonte.

 

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