È andata avanti fino a tarda notte la cena con una quarantina di amici nel suo ovile, ma la mattina dopo il 24enne Giampietro Cocco è stato ritrovato impiccato in quello stesso capannone. Per la Procura di Nuoro, che coordina le indagini, e per il comando provinciale dei carabinieri di Sassari, che dirige le attività investigative condotte sul campo dai militari della compagnia di Bono, l’ipotesi più probabile è che il 24enne allevatore di Bono, si sia suicidato. Il ragazzo è stato trovato morto sabato mattina da suo padre nell’ovile di Santa Restituita, lungo la provinciale 31, dove la sera prima c’era stata una cena organizzata proprio dal 24enne. Prima ancora di procedere con l’autopsia sul corpo del giovane, oggi il medico legale incaricato dalla Procura nuorese eseguirà un’ispezione cadaverica.
Questa prima indagine dovrebbe iniziare a dissipare ogni dubbio sulla possibilità che l’allevatore sia stato ucciso da qualcuno che poi avrebbe allestito una messinscena per indurre tutti a ritenere che si fosse tolto la vita volontariamente, impiccandosi. Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi: al di là del fatto che amici e parenti di Cocco siano certi che non si sia ammazzato, ci sono elementi oggettivi al vaglio di chi sta seguendo le indagini. Quando il padre e il fratello sono arrivati in campagna, due mattine fa, l’allevatore aveva attorno al collo una corda che all’altro capo era stata fissata a una trave del capannone dove si era consumato lo spuntino tra amici, una quarantina di persone.