Dovrà restare recluso alla Rems, la Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza di Capoterra, ancora per un altro anno Luigi Chiatti, chiamato dai media “il mostro di Foligno“. Lo ha stabilito il tribunale di sorveglianza e la notizia è riportata oggi dal Corriere dell’Umbria.
Secondo il quotidiano il provvedimento è per “almeno per un ulteriore anno” in quanto Chiatti, per i giudici, è ancora “socialmente pericoloso”. La decisione è stata presa in base alle relazioni di un criminologo e del personale della Rems, tra cui uno psichiatra, che seguono l’uomo nella struttura gestita dalla locale Usl. Una struttura “ad alta sicurezza” dove è costantemente sorvegliato. La pericolosità sociale di Chiatti, ormai cinquantenne, sarà nuovamente valutata tra poco meno di due anni (la decisione del tribunale di sorveglianza di Cagliari è infatti dei mesi scorsi). Se di nuovo accertata la custodia in una Rems proseguirà e teoricamente potrebbe essere anche a vita.
Chiatti è stato definitivamente condannato a 30 anni di reclusione, dopo il riconoscimento della seminfermità mentale, per gli omicidi di Simone Allegretti, 4 anni, e Lorenzo Paolucci, 13, compiuti a Foligno tra l’ottobre 1992 e l’agosto 1993. Venne arrestato poco dopo il secondo omicidio, e dopo la sentenza che stabilì la sua pericolosità sociale nel 2015 venne trasferito dal carcere di Prato in una Rems “per almeno tre anni”. Al termine di questo periodo – hanno stabilito i giudici – la situazione doveva essere nuovamente valutata ed eventualmente la custodia prorogata, come accaduto.