Tre assalti programmati e poi annullati, Mondialpol era nel mirino della malavita

Con il traffico di droga volevano finanziare rapine a portavalori e caveau: almeno tre i colpi programmati ma saltati all’ultimo momento per problemi organizzativi e perchè, ormai, avevano le forze dell’ordine alle costole. Operava così l’organizzazione criminale sarda, con ramificazioni in Corsica, Lazio, Toscana, Campania e Calabria, smantellata oggi dai carabinieri del comando provinciale di Cagliari.

Tutti i colpi erano previsti nel 2019: il primo a Figari, in Corsica, ai danni di un portavalori con un carico di 10 milioni di euro. La banda però decise di rimandarlo. Il secondo pochi mesi dopo a Cecina, in Toscana: nel mirino il caveau della Mondiapol, già pronte le armi fatte arrivare dall’Isola al continente. Ma anche di questa rapina non se ne fece più nulla perché i complici calabresi non riuscirono a fornire in tempo i mezzi da lavoro adeguati a sfondare le pareti del deposito sotterraneo.

L’ultimo colpo, infine, era previsto in Sardegna, ad Elmas, nell’hinterland di Cagliari, nel febbraio dello scorso anno, in pieno lockdown. E anche in questo caso la banda avrebbe voluto svuotare il caveau della Mondiapol, ma preferì desistere: i carabinieri infatti avevano intercettato le loro comunicazioni e la sede della Mondialpol era costantemente controllata dalle forze dell’ordine.

“Abbiamo vissuto settimane con il fiato sospeso – ha detto in conferenza stampa il comandante provinciale dei carabinieri di Cagliari, colonnello Cesario Totaro – sapevamo che stavano programmando un colpo, per questo sono stati pianificati massicci controlli che hanno convinto i rapinatori a rinunciare”.

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