Trattori colorati invadono la 131, gli agricoltori in marcia verso Cagliari

Nuova protesta degli agricoltori sardi. In centinaia hanno invaso la 131 procedendo e passo d’uomo a bordo di trattori e pick-up colorati. Una marcia lentissima, partita da Sanluri e che subito ha creato un “tappo” lungo la statale in direzione Cagliari, con disagi e rallentamenti al traffico delle auto che viaggiano verso il capoluogo. Gli agricoltori protestano soprattutto per i soldi che non arrivano.

La lista delle motivazioni della mobilitazione è lunga: pratiche non pagate, assenza di una politica agricola creditizia e i costi del gasolio. Molti i trattori verdi, rossi e arancioni, ma a predominare è il giallo, il colore simbolo della Coldiretti. Sui mezzi, i cartelli della protesta. Su uno si legge: “Regione, ma quando paghi?“. Le rivendicazioni vanno avanti da mesi. Tra amministrazione regionale e agricoltori sino a poche settimane sembrava si fosse stabilità una tregua: con i coltivatori che, dopo aver presentato le loro richieste, aspettavano una risposta proprio dalla Regione. Ora, evidentemente, l’attesa è finita. Da qui la decisione di oggi di andare tutti in strada, per chiedere più attenzione per il mondo delle campagne.

Alla manifestazione è atteso anche il presidente della Regione Francesco Pigliaru. Su uno dei pickup appena arrivati a Monastir, anche i vertici della organizzazione, il presidente regionale Battista Cualbu ed il direttore regionale Luca Saba. “Siamo molto soddisfatti della manifestazione – ha detto Saba – la risposta è stata superiore alla richiesta, volevamo fare un’azione dimostrativa, ma ci hanno raggiunto macchine e furgoni da tutta la Sardegna, molti dal Sassarese, Iglesiente, Nuorese e Oristanese. Vuol dire che era il momento giusto, vogliamo che ci sia più attenzione per le campagne, non possiamo permettere che le aziende chiudano per il refresh. Ci sono oltre 600 imprese che aspettano, ma anche molte altre che attendono risposte per le domande del Psr. Troppe le vertenze aperte, servono risposte”, ha concluso il direttore di Coldiretti Sardegna.

“Ci hanno costretto a creare questi disagi. Ridirò a Pigliaru che non ci devono costringere a invadere Cagliari: vogliamo risposte concrete. Il presidente si deve prendere l’impegno di trovare delle soluzioni”. Lo ha detto il presidente regionale di Coldiretti, Battista Cualbu, prendendo per primo la parola durante la manifestazione al 21/o chilometro della Carlo Felice.

Un palco improvvisato, il cassone di un camion. Ma massima attenzione da parte delle centinaia di agricoltori e allevatori che si sono ritrovati sotto il sole in mezzo alla 131. Cualbu ha parlato di arretrati e di gasolio agricolo, soprattutto nel Cagliaritano. “Senza contare le migliaia di pratiche del refresh – ha ricordato – bisogna intervenire politicamente: la Regione si deve far sentire con il Ministero”.

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