Traffico di droga tra Spagna e Isola, 5 arresti. Maxi sequestro di stupefacenti

Un’organizzazione transnazionale che trafficava stupefacenti tra la Spagna e la Sardegna e riforniva le piazze italiane è stata smantellata dalla Polizia al termine di una complessa indagine condotta dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Cagliari. Gli arresti degli appartenenti all’associazione sono stati eseguiti a Nuoro, Cagliari, Sassari, Pavia e Bari. In manette sono finiti in cinque fra la Sardegna, la Spagna e il nord Italia. Si tratta di Fabian August, capo di tutta l’organizzazione, arrestato in Spagna, Antonio Boi, di 46, di Siurgus Donigala, Vincenza Rosito, di 43, originaria di Benevento e compagna di uno dei capi dell’organizzazione (Lorenzo Elia, di 46, di Bitonto, arrestato nel 2014), Maurizio Locatelli, di 43, di Milano, e Francesco Stumpo, di 52, residente a Marcignano (Pavia). L’accusa per tutti è di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Ingente il quantitativo di droga sequestrato nel corso delle indagini: migliaia di kg tra marijuana, eroina, hascisc e cocaina per un valore di milioni di euro. Ad operare è stata la Squadra mobile di Nuoro insieme a quelle di Milano, Pavia e Bari. Numerose le perquisizioni domiciliari che hanno portato al sequestro di materiale utile alle indagini. La base logistica dell’organizzazione era ubicata tra Orgosolo (Nuoro) e Siurgus Donigala (Cagliari), con ramificazioni in varie città italiane e in Spagna.

L’operazione, coordinata dalla Dda di Cagliari, ha visto impegnata la Squadra Mobile di Nuoro, assieme a quelle di Milano, Pavia e Bari. “Le indagini erano iniziate nel 2011 quando la Procura di Nuoro stava investigando su alcune persone che gestivano la piazza di spaccio a Orgosolo – ha spiegato il questore di Nuoro Massimo Colucci in una conferenza -. Nel 2013 l’inchiesta è stata trasferita alla Dda di Cagliari perché ci si è resi conto che gli indagati costituivano solo i terminali di una più ampia associazione a delinquere”. Lunghe e complesse le indagini, ha sottolineato il capo della Mobile nuorese, Paolo Guiso, prima di riuscire “a ricostruire la complessiva attività criminale”. Dalla Spagna la droga veniva stoccata a Milano, quindi in capannoni industriali di Pavia, poi la maggior parte dello stupefacente veniva inviato in Sardegna, e al sud nella zona di Bari. I rifornimenti avvenivano fra il Marocco e la Spagna, Milano e Sardegna. In precedenza, durante l’inchiesta quinquennale, sono stati arrestati, fra il 2013 e il 2016, oltre a Lorenzo D’Elia, capo della piazza di Milano, altre sei persone: il sardo Giovanni Porcu, di 50, di Cagliari ma residente a Marbella; Paolo Russo, napoletano; Marco Bacciarelli, di 26, di Arezzo; Ardian Gogoli, albanese di 44; Stefano Achilli, di 51, di Milano (quest’ultimo con 443 kg di hascisc); Gabriele Colombo, di 53, di Vimercate. Secondo gli inquirenti sarebbero stati Porcu ed Elia a piazzare nell’Isola grosse partite di droga. Nel corso della lunga inchiesta sono state denunciate complessivamente 50 persone.

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