Traffico di droga, scoperta la “cupola” sarda: 52 indagati

Droga dalla Spagna, dalla Gran Bretagna e dal Sud America, ma anche dall’Italia: cocaina e hascisc immesse sul mercato della Sardegna attraverso una fitta rete organizzata, fatta di corrieri e custodi, e gestita da un’unica banda composta da 52 persone. Attorno all’attività di questa presunta “cupola”, composta anche da insospettabili e incensurati, ma anche da personaggi già noti nella’ambiente del traffico di droga, si muove l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari svelata dal quotidiano La Nuova Sardegna. L’associazione, che aveva ramificazione in tutta l’isola e che, secondo quanto scrive il quotidiano, veniva controllata da esponenti del Nuorese, aveva “reclutato” una squadra di spacciatori tra i quali studenti universitari e giovani di “famiglie in vista”.

Non solo. Tra i “capi” della presunta banda vi sarebbero “alcuni già condannati per avere fatto parte del sodalizio specializzato in droga, estorsioni e rapine” che, secondo l’accusa, faceva capo a Graziano Mesina. L’ex ergastolano è stato già condannato in primo grado a 30 anni per per associazione a delinquere legata a un traffico internazionale di droga, ma l’iter giudiziario sta proseguendo, visto che il processo d’appello per l’ex primula rossa del banditismo sardo è ancora in corso.

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