Lo scenario post-pandemico ha portato alla riorganizzazione della sanità territoriale anche nell’Isola. Secondo i nuovi piani dell’Azienda regionale emergenza urgenza della Sardegna (Areus), la sede 118 di Torpè (Nuoro) non verrà riconfermata. Il sindaco, Martino Sanna, ha espresso “estrema preoccupazione e profonda delusione nei confronti della Giunta regionale per le promesse e gli impegni non onorati con i cittadini di Torpè e di questi territori, che rischiano di veder negato il diritto fondamentale alla salute, già più volte messo in discussione in questi anni da politiche sempre meno attente alle aree rurali della Sardegna”.
Sanna ha spiegato i motivi del malcontento: “Il nostro Comune necessita di un’attenzione particolare dovuta all’articolata distribuzione demografica degli abitanti che sono dislocati, oltre che nel nucleo storico del paese, in alcune frazioni e in tantissime case sparse nell’intero agro, spesso distanti diversi chilometri dal centro abitato”. Il primo cittadino ha ricordato inoltre che durante il Covid l’associazione La fenice copriva il servizio del 118 “in maniera egregia, dando un servizio eccellente alla popolazione e, talvolta, assicurando interventi determinanti per salvare la vita di alcune persone”.
Oltre a garantire le operazioni di emergenza sanitaria, “l’Associazione opera sul territorio con servizi di trasferimento da e per gli ospedali e le strutture sanitarie, molto spesso gratuitamente – afferma Sanna -, cercando di aiutare le persone in grave difficoltà. Ecco che sarebbe davvero una sconfitta, una volta raggiunti certi livelli di assistenza, tornare indietro e negare un servizio così importante soprattutto nei confronti di comunità che invecchiano sempre più e che, come tali, hanno bisogno di attenzioni maggiori e non certo inferiori”.