Torna l’incubo incendi nel Montiferru. Fiamme a Santu Lussurgiu nel luogo del maxi-rogo

Un vasto rogo si è sviluppato questo pomeriggio nelle colline del Montiferru, nell’Oristanese, proprio in un’area già percorsa dal fuoco nel maxi-incendio del 2021 quando andarono in fumo oltre 12mila ettari di territorio e ci furono centinaia di sfollati tra i dieci centri colpiti. Stavolta nelle campagne tra Santu Lussurgiu e San Leonardo di Siete Fuentes l’intervento delle squadre a terra di un Canadair e di quattro elicotteri ha circoscritto le fiamme che sono state quasi del tutto spente. Ma la paura che, come era capitato nel 2021, focolai non sopiti possano riattizzare le fiamme è tanta. Il sindaco di Santu Lussurgiu, Diego Loi, ha scritto alla direzione della Protezione civile regionale, del Corpo forestale, alle prefetture e ai sindaci sollecitando la bonifica del territorio “sino all’infinito” . Secondo le prime informazioni giunte al sindaco, ma ancora non confermate, sul rogo di oggi pare che siano stati trovati degli inneschi e che quindi ci sia dietro la mano dell’uomo. Saranno gli investigatori del Corpo forestale a effettuare le verifiche più approfondite sul caso.

“Fuoco a Santu Lussurgiu. Un nuovo schifosissimo rogo che interessa la stessa zona colpita nel 2021. Se qualcuno mi riparla di casualità, di assenza di una regia occulta, lo sputo in faccia. Davvero”. È l’amaro e duro sfogo del sindaco di Scano di Montiferro (altro paese dell’Oristanese colpito dal vasto incendio del luglio 2021), Antonio Flore. “A un anno esatto dalla disgrazia che ci ha stuprato l’anima, ecco come viene celebrato l’anniversario della tragedia: con una palese minaccia: ‘Possiamo rifarlo. State attenti’ – scrive ancora su Facebook -. Da sardo, da scanese mi vergogno profondamente per la mancanza di palle che ci contraddistingue. La Sardegna è diventata la fabbrica di conigli più grande del mondo. Serve politica, passione, amore. Abbiamo bisogno di coraggio, di persone disposte a battersi per il futuro della nostra terra”.

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