Torna a infiammarsi la protesta dei pastori sardi, in particolare nelle zone di Nuorese, Ogliastra, Goceano e Baronie, tra le più colpite dal mancato pagamento di rimborsi e contributi. Le risorse comunitarie e nazionali, attese da mesi, tardano ad arrivare, mettendo in crisi migliaia di aziende del settore. Nel mirino degli allevatori, secondo quanto riporta il sito dell’Ansa Sardegna, la Regione e l’organismo pagatore Argea, ritenuti responsabili dei ritardi.
Ieri sera circa 200 auto – ma senza trattori – hanno dato vita a un corteo partito da due punti distinti: un gruppo da Ottana e un altro da Sologo, lungo la statale 131 Dcn, all’altezza del bivio per Lula. I due schieramenti si sono poi riuniti nella zona industriale di Pratosardo, a Nuoro. Una manifestazione senza simboli di associazioni agricole, segno di una protesta spontanea e indipendente.
“La vertenza è ampia, non riguarda solo i premi, ma una serie di problemi irrisolti” – ha dichiarato Gianuario Falchi, uno dei leader del movimento – “Il vero nodo è la chiusura delle istituzioni al dialogo con i diretti interessati. Si continuano a convocare tavoli con politici e associazioni, ma senza ascoltare chi vive queste difficoltà sulla propria pelle. I fondi? Si dice che siano stati erogati, ma la realtà è un’altra: le aziende ancora aspettano. Non possono essere tutti bugiardi”.
Altre iniziative di protesta sono già in programma nei prossimi giorni, in attesa di risposte concrete da parte delle istituzioni.