Sono finiti in manette per tentato omicidio Simone e Mauro Sulis, rispettivamente di 32 e 34 anni, figli di Giuliano, 64 anni, tutti ritenuti responsabili del ferimento di Graziano Pintore, l’operaio di 40 anni raggiunto da un colpo di pistola all’addome ieri sera a Iglesias.
I due giovani si sono costituiti in Questura a Cagliari nel primo pomeriggio, poche ore dopo l’arresto del padre. Denunciato in stato in di libertà per concorso nel tentato omicidio il fratello 17enne. Gli agenti della Squadra mobile e del Commissariato di Iglesias hanno ricostruito quanto accaduto ieri sera. I quattro hanno dato appuntamento a Pintore con la scusa di voler definire la loro posizione debitoria nei suoi confronti. Gli dovevano 800 euro per i lavori di estrazione del sughero ai quali aveva preso parte durante l’estate. Il 40enne aveva chiesto più volte il pagamento, ma non aveva ottenuto nulla. Ieri mattina ha tentato di rubare un carico di sughero del valore di 30 mila euro alla famiglia Sulis, come pagamento per il lavoro svolto, ma non è riuscito a portarlo via.
L’appuntamento di ieri sera, secondo quanto accertato dagli investigatori, era una trappola: padre e figli volevano vendicarsi per il tentativo di furto. Mentre il padre aspettava in auto – la stessa poi usata per la fuga – i figli hanno obbligato Pintore a seguirli in una zona appartata dove lo hanno picchiato. Simone Sulis gli ha puntato alla tempia una pistola, il 40enne è riuscito a divincolarsi e mentre tentava di allontanarsi è stato raggiunto da un colpo al fianco. Il secondo non ha centrato il bersaglio. I quattro sono poi fuggiti.
La Polizia si è subito messa sulle tracce degli aggressori e oggi il cerchio si è chiuso con l’arresto del padre e il fermo dei figli. Tutti si trovano rinchiusi nel carcere di Uta.