Restano critiche le condizioni di Nico Piras, l’allevatore di 42 anni, pregiudicato, rimasto ferito ieri notte a Lula in una sparatoria nel centro del paese, quando si stava concludendo la giornata di festa per le Cortes Apertas. L’uomo è stato operato nel reparto di chirurgia dell’ospedale San Francesco di Nuoro e si trova ora ricoverato in rianimazione. I colpi che lo hanno raggiunto all’addome, compromettendo diversi organi, sono stati esplosi da più armi: i carabinieri di Lula e della compagnia di Bitti hanno infatti trovato sul terreno bossoli diversi. Ma ancora non si è appreso di che armi si tratti. In queste ore gli investigatori dell’Arma stanno raccogliendo la testimonianza di chi si trovava sul posto al momento degli spari. Nico Piras è attualmente sotto processo con la moglie Alice Flore in Corte d’assise d’appello a Cagliari per l’omicidio del fratello Angelo Maria, ucciso nelle campagne del paese il 25 gennaio 2015 per questioni di eredità.
Assolto in primo grado, fu condannato a 24 anni in appello, sentenza poi cancellata dalla Cassazione, che aveva ordinato un nuovo processo. Un altro fatto di sangue ha segnato la vita di Piras: nel 1986 fu ucciso il padre, proprio davanti al fratello Angelo Maria, che all’epoca aveva solo undici anni. La sparatoria di ieri notte ha scosso Lula. Il sindaco Mario Calia lancia un appello ai responsabili affinché si costituiscano. “Vicinanza e solidarietà alla famiglia di Nico e condanna del gesto che non aiuta Lula – dice il primo cittadino intervistato dal Tgr Sardegna -. Questi gesti buttano via tutto il lavoro fatto (il paese è stato scelto per ospitare l’Einteine Telescope, il nuovo grande osservatorio europeo per le onde gravitazionali, ndr) e non ci fanno onore. L’autore del gesto, se ha sbagliato ora faccia l’uomo e si presenti. Se non altro salva il suo onore, quello della sua famiglia e quello della comunità”.