La pm Rossana Allieri ha chiesto una condanna a otto anni e sei mesi di reclusione per Giovanni Satta, ex consigliere regionale della Sardegna ed ex sindaco di Buddusò, imputato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. L’accusa è stata presentata durante il processo in corso a Tempio Pausania, dove sono coinvolte altre cinque persone: Simone Canu, per cui sono stati chiesti 10 anni di reclusione, Gino Mureddu con una richiesta di 8 anni e 5 mesi, Giovanni Battista Pira con 8 anni e 2 mesi, Nicola Salvatore Pinna con 8 anni e 6 mesi, e Alexandru Dughila con 8 anni e 2 mesi.
Satta fu arrestato nell’aprile del 2016 dai carabinieri di Olbia e rinviato a giudizio l’anno successivo. Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Cagliari, sarebbe stato una figura chiave in un’organizzazione criminale sardo-albanese dedita al traffico di eroina e cocaina, con collegamenti in Olanda e Albania, destinati principalmente alla zona di Olbia e alla Costa Smeralda durante l’estate.
L’accusa ritiene che Satta, un tempo proprietario di una concessionaria d’auto a Olbia chiusa nel 2012, fornisse veicoli all’organizzazione per facilitare gli spostamenti. Inoltre, avrebbe gestito i contatti con i malviventi locali per la distribuzione della droga. Satta ha sempre respinto le accuse, sostenendo che i veicoli venivano venduti regolarmente e che le intercettazioni riguardavano la compravendita di auto, non droga, come affermato dalla pm.