Tempio, alluvionato 67enne si incatena: “Dormo in auto, il Comune paghi”

Paolo Muzzetto ha 67 anni, una pensione di 337 euro al mese, due case di proprietà danneggiate e rese inagibili dall’alluvione del 2013. Ora dorme in auto e chiede ai servizi sociali del Comune di aiutarlo a vivere dignitosamente. La protesta oggi è diventata eclatante: per far sentire forte la sua voce, l’uomo si è incatenato davanti al tribunale di Tempio Pausania.

“Questo comune tombarolo di canali, mi fa dormire in macchina per il quarto anno”, si legge nel cartello che ha affisso alle ringhiere del palazzo di giustizia. “Se affittassi le mie case riuscirei a vivere serenamente – racconta all’ANSA – Ma l’alluvione di tre anni fa le ha seriamente danneggiate e ora non ho i soldi per sistemarle. Mi servirebbero 120.000 euro. E’ il Comune che me li deve dare, perché sono stati loro a ‘tombare’ i canali che hanno allagato le mie case”.

Le sue abitazioni si trovano nel popoloso quartiere di zona Bandinu, uno dei più colpiti dal ciclone Cleopatra del 13 novembre 2013. Il piano terra fu sommerso da oltre un metro e mezzo di acqua e fango, fortunatamente nessuno dormiva in quelle stanze. Ma le case furono devastate e dichiarate inagibili. Da allora è iniziato il calvario di Paolo Muzzetto. “Non ce la faccio più – confessa il pensionato – ora qualcuno mi ascolti”.

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