Miglioramenti nella difesa passiva della rete perimetrale, rafforzamento del sistema di videosorveglianza e aumento degli incontri con i mediatori culturali per far capire meglio ai migranti la loro condizione. Sono alcune delle misure stabilite in una riunione di coordinamento delle forze di polizia, presieduta dal prefetto di Cagliari, Gianfranco Tomao, convocata proprio per esaminare le criticità determinate dall’accoglienza dei migranti sbarcati sulle coste meridionali della Sardegna, anche in relazione alle “fughe” denunciate nelle scorse settimane. All’incontro, in Prefettura a Cagliari, hanno partecipato il commissario straordinario dell’Ats, il responsabile dell’Unità di Crisi Covid-19 e i direttori del Dipartimento servizio prevenzione e promozione salute, area migrazione, dell’Ats, del dipartimento militare di medicina legale e del centro migranti di Monastir. Collegati in videoconferenza anche i sindaci di Monastir e San Sperate.
Durante la riunione è stato fatto il punto della situazione del centro migranti dove si trovano attualmente sia quelli negativi al coronavirus, che devono rimanere in quarantena prima dell’espulsione, ma anche quelli in isolamento, perché positivi asintomatici. Le attuali procedure sanitarie prevedono una prima visita medica generale e, a seguire, l’esecuzione di un “tampone”, poi ripetuto prima di disporne l’allontanamento e la dismissione. Proprio per velocizzare le procedure ed “evitare commistioni fra migranti negativi ed eventuali positivi – spiegano dalla Prefettura – è stata stabilita l’immediata elaborazione di un vademecum operativo che consenta di scongiurare dubbi o fraintendimenti sulla identità di ciascun interessato, nonché per favorire una immediata individuazione e l’isolamento dei positivi”. È stato stabilito inoltre di velocizzare tutti gli accertamenti previsti per l’allontanamento.
La riunione arriva a poche ore dalle polemiche scatenate per il trasferimento di 19 migranti dal Cpa di Monastir ad una struttura di Tonara (Nuoro). Tutti saranno sottoposti a un nuovo tampone dopo quello effettuato appena sbarcati in Sardegna. Nel frattempo il governatore Christian Solinas, che ha anche paventato il rischio di diffusione del virus, ha chiesto il rimpatrio dei migranti arrivati sulla rotta algerina: “Queste persone che non scappano da nessuna guerra devono essere rimpatriate immediatamente”. Sulla stessa linea Eugenio Zoffili, deputato e commissario regionale della Lega in Sardegna, presidente della bicamerale Schengen, Europol e immigrazione.