La Gip del tribunale di Cagliari, Ermengarda Ferrarese, ha disposto “nuovi accertamenti istruttori” e non ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dalla Procura nei confronti di un carabiniere di Villacidro – Medio Campidano – indagato per omissione d’atti d’ufficio dopo l’esposto dei familiari di Marta Deligia, la ragazza strangolata dall’ex fidanzato all’alba del 23 settembre 2013 (leggi qui). L’uomo è stato condannato a 30 anni, ma la madre e i fratelli della giovane vittima chiedono ancora giustizia: Marta Deligia era perseguitata da tempo dall’ex e aveva ottenuto un provvedimento dal Questore che però non era stato notificato per tempo. Non solo. Poche ore prima dell’omicidio la ragazza avrebbe chiamato i carabinieri chiedendo l’intervento di una pattuglia perché si sentiva ancora minacciata dall’uomo che poi l’ha uccisa. I militari però – secondo quanto accertato dalla Procura – sarebbero stati impegnati per i rilievi di un grave incidente. Chiuso il caso sul delitto con la condanna dell’assassino, il nuovo fascicolo ruota attorno alla ritardata notifica dell’ammonimento del Questore e alle falle nella rete di protezione di Marta Deligia che, da tempo, denunciava le persecuzioni del ragazzo che aveva lasciato e che poi l’ha strangolata. Oggi, accogliendo l’opposizione dei legali dei familiari, la Gip Ferrarese ha chiesto al pm Tronci di proseguire le indagini e che si vada anche oltre la posizione del carabiniere indagato – è il sottufficiale che comandava in quel periodo la stazione di Villacidro – e per il quale era stata chiesta l’archiviazione.
Sardinia Post si ferma, l’Associazione della Stampa Sarda: “Ennesimo segnale di impoverimento del panorama editoriale”
Sardinia Post da ieri ha cessato le pubblicazioni, dopo quasi 13 anni di presenza e costante impegno giornalistico.…