Sarebbe lo strangolamento la causa della morte dei coniugi Azzena e del figlio di 12 anni, uccisi per gli inquirenti da Angelo Frigeri, il 32enne destinatario dell’unico decreto di fermo emesso sinora dalla Procura di Tempio con l’accusa di omicidio plurimo aggravato dalla crudeltà. L’esame autoptico si è concluso dopo cinque ore ed è stato effettuato oggi dal medico legale Salvatore Lorenzoni. Secondo quanto appreso, non avrebbe evidenziato ferite da colpi di spranga o di altre armi improprie.
Dagli esami autoptici risulterebbe evidente che tutte e tre le vittime siano state strangolate usando del filo elettrico. In attesa della conferma ufficiale da parte del procuratore di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi, l’ipotesi è che a Giovanni Azzena, la moglie Giulia Zanzani e al loro figlio Pietro, sia stato riservato lo stesso trattamento.
Al momento, agli investigatori non risultano elementi oggettivi per poter sostenere che Frigeri non abbia agito da solo, ma le indagini proseguono per verificare anche l’eventuale presenza di complici sul luogo del triplice omicidio avvenuto all’interno dell’abitazione di via Villa Bruna, nel pieno centro storico della cittadina gallurese.