Ammonta a tremila euro la sanzione che ciascuno dei cinque cacciatori coinvolti dovrà pagare per aver ucciso centinaia di colombacci in spregio alle regole. Le violazioni sono state contestate oggi dall’Ispettorato di Cagliari del Corpo forestale.
Le indagini sono partite dopo la diffusione sulle chat di Whatsapp di un video che mostrava numerosi esemplari di colombacci uccisi durante una battuta di caccia in Sardegna.
Immagini che hanno avuto ampia eco nel web suscitando l’indignazione non solo degli ambientalisti ma anche di cacciatori che praticano l’attività venatoria nel rispetto delle regole. “Il Corpo forestale – si legge in una nota – ha accertato che l’esorbitante carniere di colombacci era il frutto di una giornata di caccia di una compagine di cinque cacciatori, i medesimi autori e divulgatori del relativo video mediante i social media. Gli accertamenti successivi hanno permesso di dare un nome agli autori dell’illecito”.
Ai trasgressori è stata contestata la violazione di abbattimento di selvaggina oltre il limite consentito dal calendario venatorio. Ognuno dei responsabili dovrà pagare 26 euro per ciascun capo eccedente il limite massimo consentito che, per il colombaccio, è di 15 esemplari abbattibili da un singolo cacciatore. La sanzione contestata per la violazione ammonta dunque a 3.000 euro a carico di ciascuno dei cinque.