È stato revocato il porto di fucile dei cinque cacciatori denunciati a inizio novembre dal Corpo forestale per la strage di colombacci avvenuta durante una battuta di caccia in Sardegna.
La decisione è arrivata dalla Questura di Cagliari secondo cui sono venute a mancare le condizioni di affidabilità e di buona condotta necessarie per il possesso dell’arma. Dal momento della notifica, i trasgressori non sono quindi più autorizzati a esercitare la caccia.
Prima di questo provvedimento a ognuno dei cacciatori era stata comminata una sanzione di tremila euro: avevano ucciso centinaia di colombacci in spregio alle regole.