Lo stato di agitazione del personale non giornalistico della sede Rai per la Sardegna preoccupa il capogruppo del Psd’Az in Consiglio regionale, Franco Mula, che, oltre manifestare la solidarietà per i lavoratori, ha chiesto l’intervento dell’azienda per “avviare subito una trattativa con i sindacati per una composizione della vertenza che produca l’immediato ripristino del diritto dei sardi ad ad usufruire del servizio pubblico radiotelevisivo”. Infatti, l’esponente sardista, questa situazione “ha causato la mancata messa in onda di diversi telegiornali e giornali radio, privando i sardi del loro diritto ad essere puntualmente informati dal servizio pubblico”.
La protesta nasce dalla carenza di personale per cui oltre l’adesione allo sciopero del 25 ottobre scorso, è stato proclamato lo stato di agitazione fino al 10 novembre. La segretaria regionale della Uilcom Sardegna, Marianna Stara, ha ricordato che “negli ultimi anni abbiamo più volte richiesto alla direzione aziendale un ripristino dell’organico sia nella sede Rai di Sassari e Cagliari. Ad oggi la mancanza di questo personale, necessario per la messa in onda dell’informazione delle trasmissioni in lingua sarda e della programmazione in generale è stata garantita solo dall’abnegazione e dallo sforzo profuso dai dipendenti in termini di straordinari e mancato godimento di ferie e riposi”.