Stadio Is Arenas, chiesta la condanna di Cellino nel processo d’appello

In primo grado era stato assolto, ma ora nel processo d’appello sulla realizzazione dello stadio Is Arenas a Quartu Sant’Elena, è stata chiesta per l’ex presidente del Cagliari, Massimo Cellino, attuale patron del Brescia, la condanna a tre anni e mezzo per peculato. La richiesta è arrivata oggi dalla sostituta procuratrice generale Liliana Ledda, che ha anche sollecitato una condanna di quattro anni per l’ex sindaco di Quartu, Mauro Contini, e per l’ex assessore comunale ai Lavori pubblici, Stefano Lilliu, e tre anni e tre mesi per l’ingegnere comunale direttore dei lavori Andrea Masala e due anni di reclusione per il tecnico Raffaele Perra.

In primo grado, nel 2020, erano stati tutti assolti dall’accusa di peculato, mentre sono prescritte le contestazioni paesaggistiche e ambientali. I giudici di primo grado avevano stabilito che il peculato non c’era perché la strada di collegamento all’impianto sportivo, la cabina elettrica e la recinzione – costati alle casse pubbliche 360mila euro – erano opere che sarebbero comunque rimaste di proprietà del Comune di Quartu, esattamente come il complesso sportivo di Is Arenas che sarebbe tornato al Comune al termine della convenzione con il Cagliari calcio. A ricorrere in appello erano stati i pm Gaetano Porcu ed Enrico Lussu, che avevano impugnato la sentenza di primo grado.

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