Processo sullo stadio Is Arenas, prime due condanne e una assoluzione

Ha patteggiato la condanna a due anni l’ingegnere Pierpaolo Gessa, responsabile delle opere pubbliche attorno allo stadio di Is Arenas; mentre è stato condannato a sei mesi per falso, ma assolto dal tentato peculato, Antonio Grussu, amministratore unico della società “Andreoni” esecutrice delle opere. Assolto invece da tutto Giorgio Caria, geometra della società.

Si è chiuso così, davanti al Gup del Tribunale di Cagliari, il processo in abbreviato per le vicende legate alla costruzione dello stadio del Cagliari Calcio a Is Arenas, nel comune di Quartu. Il giudice Mauro Grandesso ha dunque pronunciato le sentenze dopo aver accolto le richieste di rinvio a giudizio per gli altri imputati che ora sono a processo davanti al collegio. Per il pm Enrico Lussu, che aveva ottenuto l’arresto dell’allora sindaco Mauro Contini (ex Fi) e dell’ex presidente rossoblù Massimo Cellino, ora patron del Leeds, oltre che dell’assessore comunale ai Lavori Stefano Lilliu, si stavano per utilizzare oltre 300 mila euro di soldi pubblici per opere legate allo stadio che invece avrebbe dovuto pagare il Cagliari Calcio.

Dopo la sentenza nell’abbreviato di oggi, la prossima settimana proseguirà, invece, il processo a Cellino, Contini, Lilliu e all’imprenditore Marcello Vasapollo, committente dei lavori, oltre che all’ingegnere Graziano Mossa, il coordinatore della sicurezza Raffaele Perra, e il direttore dei lavori Giacomo Manca di Villahermosa. Fra i reati contestati dal pm Lussu spiccano, a vario titolo, il tentato peculato, falso e violazioni di norme urbanistiche. L’inchiesta della procura di Cagliari era nata nel 2012 dopo alcuni esposti.

Foto di Roberto Pili

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