Si chiama ‘Sportello in spalla‘ e si occupa di diffondere, attraverso iniziative di informazione e promozione, tutti gli interventi che l’Ue e il Consiglio d’Europa dedicano ai giovani: in Sardegna lo ha ideato Valeria Sanna attraverso l’associazione culturale Malik. Ieri il progetto è stato premiato come il migliore in Italia nella categoria ‘Solidarietà’. Il premio lo ha deciso l’Eurodesk di Bruxelles, a cui ‘Sportello in spalla’ fa riferimento.
A ritirare la targa è stata proprio la Sanna, gavoese, che dal suo paese della Barbagia ha cominciato ad attivare le iniziative, diffuse poi in tanti paesi dell’entroterra sardo. Obiettivo: favorire gli scambi culturali tra i giovani europei, partendo dai giovani che non lavorano. La Sanna e Malik hanno ottenuto il riconoscimento nell’ambito degli European Eurodesk awards, gli Oscar del settore. All’associazione è stata consegnata anche una seconda targa per i dieci anni di attività. La principale collaboratrice della Sanna è Claudia Sedda, che si occupa di scrivere i progetti. Ma con Malik lavora pure Lulita Popa, una ragazza moldava che si è trasferita in Barbagia dopo un anno trascorso nell’associazione come volontaria europea.
“Siamo davvero felici – dice la Sanna -. Quando abbiamo scelto il nome ‘Sportello in spalla’, volevamo proprio trasmettere il messaggio per il quale l’Eurodesk ci ha assegnato il premio. Ovvero un lavoro di informazione e promozione portato avanti come fosse uno zaino, Comune per Comune, in un centro Sardegna che, oggettivamente, offre poche opportunità ai giovani. Nel corso degli anni abbiamo lavorato con decine di ragazzi, per me sono come dei figli. Tutti noi adulti abbiamo una responsabilità morale e culturale verso le nuove generazioni a cui stiamo lasciando in eredità un mondo difficile. Provare a costruire opportunità è un nostro dovere”.