Dodici misure cautelari sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Nuoro, su ordine della Procura dei minori di Sassari, nei confronti di altrettanti giovani del capoluogo barbaricino dai 15 ai 18 anni: a vario titolo sono ritenuti responsabili dei reati di detenzione e cessione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, e
estorsione in concorso.
I provvedimenti sono l’epilogo di un’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile di Nuoro, nel periodo compreso tra l’aprile 2019 e il 2020, in cui maturava a Nuoro una fiorente attività di spaccio. Le misure cautelari applicate vanno dalla permanenza in casa, al collocamento in comunità, al divieto di frequentare bar, sale da gioco, pregiudicati o tossicodipendenti, fino all’obbligo di frequenza di progetti educativi e alla partecipazione ad un percorso terapeutico presso il Serd.
L’indagine della Polizia era iniziata circa un anno e mezzo fa, dopo il rinvenimento nel centro storico di Nuoro di sei dosi di marijuana, probabilmente abbandonata dai pusher disturbati dai controlli delle pattuglie della Sezione Volanti. Gli agenti della Squadra Mobile sono riusciti pian piano a delineare la rete di giovani spacciatori che si incontravano con giovani consumatori, spesso studenti delle superiori, e a indagare sull’uso del provento dello spaccio. Grazie alle intercettazioni sono state captate le conversazioni, che hanno consentito di risalire agli incontri in cui avveniva lo scambio di dosi e denaro.
[Foto d’archivio]