Sotto la serra niente, denuncia degli ambientalisti alla Forestale

Ci sono i pannelli fotovoltaici. Ma sotto non si vede alcuna coltivazione, benché si tratti di “serre”. E benché l’installazione di quei pannelli che producono energia e grandi profitti sia stata autorizzata a condizione che – come prevede la legge – la produzione “sottostante”, la produzione agricola, fosse prevalente.

La segnalazione è del Gruppo d’intervento giuridico che, in una nota annuncia di aver chiesto al Corpo forestale e di vigilanza ambientale di verificare se l’azienda in questione, la Enervitabio San Cosimo Soc Agr. Srl svolga la sua attività in modo regolare.

L’impianto fotovoltaico della Enervitabio è uno dei 50 (su 350 domande) autorizzati in Sardegna. E’ stato realizzato nel comune di Giave, in località “Campu Giavesu”, da un gruppo di imprenditori sardi con il finanziamento (50 milioni di euro) di una società di Taiwan, la Win Win Precision Tecnology.

L’avvio dell’attività fu salutato dagli organi d’informazione come un business modello. Energia e, assieme, frutti della terra:  asparagi, peperoni, lattuga romana, insalata iceberg, rucola, radicchio rosso e cavolfiori. Ma, secondo il Gruppo di intervento giuridico, tutto questo non si vede. “Infatti – scrive il Grig – da fotografie recentemente consegnate all’Associazione, la presenza dei pannelli fotovoltaici non appare collegata ad alcuna coltivazione in atto, come necessario per legge.

Se le serre di Giave sono davvero tali (nel senso che producono regolarmente) o servono invece a giustificare l’esistenza di un impianto fotovoltaico lo accerterà la Forestale. Di certo, secondo il Gruppo di intervento giuridico, esiste il rischio concreto che un provvedimento che avrebbe dovuto favorire soprattutto l’agricoltura (quello attraverso cui è stata semplificata la procedura per la realizzazione delle serre fotovoltaiche) produca più speculazioni che ortaggi.

Gli incentivi per le serre fotovoltaiche sono a metà tra quelli degli impianti sugli edifici e quelli degli impianti a terra. Ci sono poi facilitazioni sull’Iva, analoghe a quelle previste per le aziende agricole. Ma a beneficiarne non sono stati fino a ora gli agricoltori ma soprattutto grandi gruppi industriali, molti dei quali extraeuropei.

E’ del novembre dell’anno scorso la notizia dell’avvio, da parte della procura della Repubblica di Cagliari, di un’indagine sull’impianto semicolo fotovoltaico di “Su Sciaffu”, nel comune di Villasor, considerato l’impianto agricolo-fotovoltaico più grande del mondo. Su incarico del Pm Daniele Caria, gli uomini del Nucleo investigativo speciale del Corpo forestale fecero visita alla sede del comune per sequestrare i documenti relativi alle autorizzazioni date alla società italo.indiana Twelve Energy. Trapelò la notizia che quattro dirigenti dell’azienda erano indagati. Poi più nulla.

N.B.

 

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