L’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari e il Mater Oolbia hanno messo a punto una collaborazione per applicare una nuova terapia contro i tumori della sezione testa-collo. Nei giorni scorsi due pazienti sono stati trattati con brachiterapia ad alto dosaggio con l’obiettivo di curare neoplasie alla bocca e al naso.
La brachiterapia è una tecnica che utilizza una sorgente radioattiva a diretto contatto con il tumore. Nella unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’Aou di Sassari, il direttore Francesco Bussu ha operato i due pazienti affetti da carcinomi al labbro e alla punta del naso, impiantando loro delle guide (plastic tubes o cateteri) per la successiva brachiterapia.
I pazienti sono stati dimessi il giorno dopo e inviati al Mater Olbia Hospital dove, al Centro avanzato di Radioterapia oncologica diretto dal professor Gian Carlo Mattiucci, è stato eseguito il trattamento di brachiterapia, somministrando una dose di radiazione estremamente concentrata sul tumore.
È la prima volta in Sardegna che si realizza il trattamento brachiterapico Hdr. “La casistica da noi trattata negli ultimi dieci anni ci ha consentito di studiare a fondo il comportamento di tali tumori e di dimostrare che la brachiterapia può essere efficace in questi casi quanto e più della chirurgia tradizionale, conservando al contempo l’estetica del volto”, spiega Bussu.
“L’avvio di questa esperienza”, aggiunge Mattiucci, “non è altro che una conferma dei rapporti di sinergia già in corso negli ultimi mesi tra la Radioterapia del Mater Olbia Hospital e l’Otorinolaringoiatria di Sassari nel trattamento dei tumori del distretto testa-collo”.