I medici di Anaao Assomed hanno scritto una lettera al presidente della Regione, Christian Solinas, in cui si dichiarano “favorevoli al nuovo ospedale”, viste le tante emergenze, ma avvertono come assurdità lo stop ai lavori programmati nello stesso Brotzu che il governatore vuole trasferire a Sant’Elia insieme all’Oncologico.
In realtà ai medici di Anaao, guidati nell’Isola da Susanna Montaldo, è sfuggito un particolare: è stato l’assessore alla Sanità, Carlo Doria, a paventare lo stop ai lavoro della Piastra tecnologica emergenze/urgenze, salvo poi rimangiarsi le sue stesse parole il giorno dopo. L’investimento vale 69 milioni. A fine ottobre è stato pubblicato il bando per la progettazione. Costo: 5 milioni di euro. Non solo: a differenza di quanto sta succedendo con il nuovo ospedale di Sant’Elia, non c’è il becco di un quattrino. Mentre per il potenziamento del Brotzu le risorse sono disponibili.
Anche su questo i medici di Anaao prendono una posizione che non si capisce. Perché scrivono che “ci sono i soldi del Pnrr da spendere”, ma quest’idea dell’ospedale a Sant’Elia non è un progetto messo in cantiere contestualmente alla presentazione dei progetti da realizzare attraverso i fondi del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza.
Peraltro: Solinas non ha spiegato, perché non esiste uno straccio di bozza programmatica, come sarà e cosa ospiterà la nuova struttura a Sant’Elia, se mai venisse realizzata. Quindi non è chiaro nemmeno come i medici di Anaao Assomed possano considerarla una soluzione alle tante emergenze della sanità sarda e cagliaritana.