C’è anche un maratoneta tra i cinque falsi invalidi scoperti dalla Guardia di Finanza di Arbatax. L’uomo si allenava quasi tutti i giorni in mezzo al traffico cittadino e partecipava regolarmente a varie manifestazioni sportive, con risultati apprezzabili. L’operazione, eseguita con la collaborazione della Polizia, ha coinvolto anche un altro uomo e tre donne. Secondo le prime stime, i cinque hanno percepito indebitamente circa 500mila euro. I cinque sono di Bari Sardo, Tertenia, Girasole e Loceri. Due donne vivono a Loceri e sono dirimpettaie, una di loro ha iniziato a incassare l’assegno nel lontano 1986. Entrambe però, pur essendo ipovedenti, conducono una vita normale.
Il Gip del tribunale di Lanusei, su richiesta del Pm, ha sottoposto i loro beni a sequestro preventivo fino al raggiungimento della somma percepita. I cinque per diversi anni hanno intascato senza averne diritto la pensione di invalidità. L’indagine è partita più di un anno fa. I militari della Gdf hanno iniziato a lavorare su una lista di 200 nomi della provincia di Nuoro. Dai primi controlli è emerso che molte di queste persone risultavano veramente invalide. La lista è stata quindi scremata fino ad arrivare ai cinque casi sospetti, tutti residenti in quattro paesi dell’Ogliastra.
Le riprese video registrate dagli investigatori hanno dimostrato come i falsi ciechi conducessero una vita normale: in autonomia passeggiavano per le vie del centro, attraversavano strade e evitavano ostacoli e auto in sosta, facevano la spesa scegliendo i prodotti dopo aver letto le etichette e andavano a vedere al bar le partite. Un uomo, nonostante la dichiarata invalidità, è risultato essere un maratoneta che si allenava quasi tutti i giorni nelle strade trafficate e partecipava a numerose gare con risultati apprezzabili in Sardegna. I cinque falsi ciechi, per porre fine alla truffa, sono stati convocati a visita di verifica Inps, a differenza di quanto avveniva nella vita quotidiana, si sono presentati accompagnati da parenti. Chi si è presentato con un bastone, chi camminava a tentoni e qualcuno non riusciva a distinguere il numero delle dita della mano a pochi centimetri.