Riparte la protesta del battagliero malato di Sla, Salvatore Usala, che annuncia di nuovo lo sciopero della fame, della sete e dei farmaci per protestare contro il “mancato rispetto degli impegni da parte della politica regionale”. Stavolta però, il segretario del comitato 16 Novembre Onlus e dell’associazione Viva la Vita Sardegna Onlus, non terrà alcun presidio davanti all’assessorato della Sanità, ma aspetta “una telefonata dal presidente Pigliaru che – spiega – mi confermi che la delibera è stata ultimata con le modifiche da me richieste” e una copia del documento.
“L’ultimo accordo fatto si è tradotto solo in una bozza di delibera – attacca Usala in una lettera aperta – Questa Giunta dimostra la sua inadeguatezza, l’assessorato alla Sanità è incapace di prendere decisioni, anche una virgola in delibera è una trattativa infinita con gli uffici – denuncia – State distruggendo il modello Sardegna creato da Soru e Dirindin, nemmeno il tanto bistrattato presidente Cappellacci ha osato tanto, anzi ha aumentato i fondi. Forse ha capito che il sociale è un investimento, voi non l’avete afferrato”, chiarisce il presidente del Comitato. Nel dettaglio alcuni dei punti essenziali della nuova protesta riguardano la soglia del reddito Isee per i circa 120 malati gravissimi e le risorse, sia per il progetto “Ritornare a casa” che quelle dei fondi nazionali, “che devono essere aggiuntivi, mentre sono utilizzati per pagare spese regionali”.