L’Associazione sclerosi laterale amiotrofica (Aisla) ha chiesto alla Regione di non ridurre i fondi destinati all’assistenza domiciliare delle persone con Sla e di tutti malati gravi e disabili sardi provenienti dal Fondo per le non autosufficienze e dal programma “Ritornare a casa”. L’Aisla ha denunciato inoltre ritardi, anche di sei mesi, e mancati pagamenti da parte dei Comuni sardi degli assegni di cura dal fondo per la non autosufficienza. “L’assessore Luigi Arru ha preso l’impegno formale di mantenere inalterate queste risorse nel 2015 – dice Il presidente della sezione sarda di Aisla, Giuseppe Lo Giudice, che ha incontrato l’assessore regionale alla Sanità – Per affrontare questo problema, che sta mettendo in seria difficoltà tante famiglie sarde, che senza queste risorse non possono più contare sul supporto degli operatori che assistono a casa i malati, abbiamo chiesto all’assessore di riconvocare subito la Commissione regionale Sla, ferma da un anno, e di nominare al suo interno un delegato dell’Anci che verifichi la corretta erogazione degli assegni di cura da parte delle amministrazioni comunali. L’assessore – ha aggiunto – ha accolto la richiesta. I membri della Commissione, tra cui il delegato Anci, saranno nominati entro settimana prossima. Auspichiamo che la Regione mantenga fede a questi impegni assunti nei confronti non solo della nostra associazione, ma di tutti i malati sardi e delle loro famiglie”. In Sardegna i malati di Sla sono circa 220, 175 dei quali hanno fatto richiesta di contributi per l’assistenza. Di questi 84 sono in gravissime condizioni e 30 i pazienti classificati come stadio C, cioè non possono più muoversi e devono ricorrere al respiratore per diverse ore al giorno.
Sardinia Post si ferma, la solidarietà della Giunta Todde
La presidente Alessandra Todde e tutta la Giunta regionale esprimono la loro vicinanza ai giornalisti di Sardinia Post, rimasti senza lavoro…