Sla, Arru al Comitato 16 novembre: “Offese non favoriscono dialogo”

“Non comprendo i motivi della protesta dei malati di Sla del Comitato 16 novembre onlus, che non solo minacciano di tornare in presidio il giorno 10 giugno sotto i locali dell’assessorato della Sanità di via Roma, con forme di protesta estreme, ma inviano comunicati stampa e lettere aperte con offese gratuite, rivolte a me e ai miei collaboratori, che non favoriscono il dialogo e che non sono disposto a tollerare”. Così l’assessore Luigi Arru replica alla nota diffusa dall’associazione dei malati di Sla capeggiata da Salvatore Usala. L’esponente della Giunta sostiene di essere “aperto e disponibile al confronto e di lavorare per trovare soluzioni condivise, un pò meno all’insulto gratuito seppure in una difficile congiuntura economica e nella considerazione di tutte le realtà a cui l’assessorato fa e deve fare fronte, con imparzialità ed eguale attenzione, sia in ambito sanitario che socio sanitario”.

“Da tempo è in corso un’interlocuzione su diversi punti sollevati dall’associazione – sottolinea Arru – e in particolare l’assessorato sta definendo il corso di formazione caregiver per i 180 operatori, dedicati ai soli malati di Sla, per il quale è stato necessario un approfondimento sulle modalità di formazione attraverso l’istituzione dell’apposita commissione, della quale fa parte anche il Comitato 16 novembre”. Sui contributi per i non autosufficienti l’assessore ribadisce che “per i non autosufficienti gravissimi non sono stati ridotti, nonostante le difficoltà di bilancio, e tanto meno ci sono stati tagli al budget per il progetto ‘Ritornare a casa’ a cui il Comitato fa riferimento. Non intendiamo affatto modificare la linea adottata in questi ultimi anni per favorire cure quanto più appropriate per questi pazienti, che possono essere fornite a domicilio. Per la non autosufficienza della legge 162. Riteniamo opportuno – dice ancora Arru – definire parametri più oggettivi di valutazione, che favoriscano le persone con autosufficienza più grave”.

 

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