L’udienza preliminare di oggi era fissata per la discussione degli avvocati di alcuni dei 16 imputati che hanno chiesto il processo in abbreviato e per la decisione sul rinvio a giudizio di tutti gli altri da parte della Gup del Tribunale di Oristano, Elisa Marras. In realtà, a causa di un impedimento, la discussione sugli abbreviati è saltata e i legali hanno solo sollevato alcune contestazioni sulla configurazioni dei reati ipotizzati dalla Procura. Se ne riparlerà il prossimo 18 dicembre.
L’indagine denominata Hazzard, e coordinata dal pm Armando Mammone, è approdata quindi in udienza preliminare: si tratta di una delle costole della più ampia inchiesta ribattezzata Sindacopoli su un giro di appalti truccati in mezza Sardegna. La Procura ipotizza un sistema di favori tra l’amministrazione comunale di Borore guidata da Salvatore Ghisu e alcuni professionisti beneficiari di incarichi e appalti. Nel collegio difensivo spiccano, tra gli altri, gli avvocati Gianfranco Siuni, difensore dell’ex sindaco di Borore – che ha ribadito l’estraneità del suo assistito ai fatti contestati – Massimo Ravenna, Massimo Delogu, Piero Franceschi, Marcello Sequi e Mario Lai. La Gup Elisa Marras sta esaminando la posizione di sedici persone coinvolte nell’inchiesta per le quali il pm aveva chiesto il processo ipotizzando – ciascuno per le proprie condotte – vari reati compresi peculato, falso ideologico, falso materiale e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.