C’è una denuncia contro ignoti in Procura a Nuoro: l’ha presentata oggi il sindaco di Posada, Salvatore Ruiu, certo che dietro la devastazione di ieri, con 400 ettari andati in fumo tra il territorio comunale e quello di Siniscola, ci sia la mano dell’uomo.
Erano le 14 quando l’inferno ha cominciato a scatenarsi, alimentato dal maestrale. Scene di panico tra residenti e turisti: in 600 sono stati evacuati. Solo questa mattina hanno potuto fare ritorno in case e alberghi. La zona più colpita è stata quella tra Monte Longu e San Giovanni di Posada. Il sindaco Ruiu ha detto all’Ansa: “I danni che abbiamo subìto sono gravissimi: è chiaro che il rogo è stato innescato dagli incendiari, che devono pagare per quello che hanno fatto”. Pronta anche la dichiarazione di stato di calamità naturale.
Intanto proprio il primo cittadino ha dovuto firmare un‘ordinanza sull’utilizzo dell’acqua. Questo perché le fiamme di ieri hanno investito il potabilizzatore del paese. Almeno 12mila persone non possono bere dai rubinetti né utilizzare quella risorsa idrica per scopi alimentari. Per limitare i disagi l’amministrazione comunale ha provveduto a far arrivare due autobotti, una destinata ai residenti nel paese, l’altra per rifornire chi si trova nella località balneare di San Giovanni. “Nel frattempo – assicura il sindaco Ruiu – stiamo provvedendo a ripristinare la funzionalità del potabilizzatore ma non sappiamo quando i lavori si concluderanno”.
[Foto dal Corsera]