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Sit-in dei sindacati sotto il Consiglio: “Pagate gli ammortizzatori sociali”

Cgil, Cisl e Uil hanno portato in piazza, sotto il Consiglio regionale a Cagliari, alcune centinaia di lavoratori per chiedere l’immediato pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga. La vertenza riguarda il mancato finanziamento della cassa integrazione e mobilita per migliaia di dipendenti.

Dopo l’incontro tra una delegazione sindacale e i capigruppo, è emerso che domani, giovedì 5 dicembre, il Consiglio regionale potrebbe riunirsi per esaminare un provvedimento urgente e sbloccare così, anche dal punto di vista normativo, le procedure di pagamento dei sussidi ai 30 mila lavoratori sardi in cassa integrazione e mobilità in deroga, dei quali circa 15mila non percepiscono soldi dallo scorso gennaio.

Secondo i dati forniti dai confederali, al 31 ottobre scorso le domande per la mobilità in deroga erano 14.935 delle quali autorizzate 3.575; 1.795, invece, quelle per la Cig in deroga relative alle aziende (1081 autorizzate) e 12.655 per i lavoratori (6599 autorizzate). Secondo la segretaria regionale della Cgil, Marinora De Biase, “mancano all’appello 150 milioni di euro per il 2013, mentre per il 2014 non si sa ancora quante risorse ci saranno a disposizione. C’è poi la necessità – sottolinea la sindacalista – di spendere immediatamente i 30 milioni di euro accantonati dal Consiglio regionale e per i quali manca ancora una norma nazionale che autorizzi l’anticipazione dei fondi”.

“La situazione è drammatica e se non si interverrà entro il 18 dicembre, le Ragionerie della Regione e dell’Inps chiuderanno per le festività e per i pagamenti se ne riparlerà dopo il 18 gennaio – denuncia Giovanni Matta della Cisl – Questo andazzo non è più tollerabile, per questo abbiamo chiesto ai capigruppo provvedimenti straordinari che dovrebbero arrivare in Aula già domani insieme a quelli per i servizi per l’impiego e la formazione professionale”. “Confidiamo in uno scatto d’orgoglio del Consiglio e la massima attenzione su questo tema sociale”, aggiunge Gianni Olla della Uil.

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