Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri è arivata in Prefettura, a Cagliari, intorno alle 10.45 e in questo momento sta partecipando alla Conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza. Ad attenderla in Prefettura oltre ai comandanti regionali e provinciali di Carabinieri e Guardia di finanza, anche i questori, i procuratori della Repubblica e i rappresentanti dei Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica di tutte le province sarde.
Al termine dell’incontro l’esponente del Governo incontrerà i rappresentanti delle istituzioni regionali e locali. Presenti anche il presidente della Regione Ugo Cappellacci e del consiglio regionale, Claudia Lombardo. Sugli attentati agli amministratori locali registrati negli ultimi mesi in Sardegna ha detto sono “un problema sociale”, ed anche un “fenomeno inquietante”. Le due questioni sono inoltre “interdipendenti e assolutamente connesse”. La Cancellieri ha commentato così l’escalation di atti intimidatori nei confronti di sindaci e assessori sardi.
Le azioni criminali registrate sull’isola in un anno sono state 105 tra il primo gennaio 2012 ed il primo gennaio 2013: in testa la provincia di Nuoro con 44 attentati, seguita da Cagliari con 42, 11 a Sassari e 8 ad Oristano. Soddisfazione del ministro che ha sottolineato come “per oltre il 40% dei reati di questo tipo siano stati trovati i responsabili. Ma bisogna incidere di più sulle pene e sui tempi dei procedimenti, che forse sono un po’ troppo lunghi”. La Cancellieri ha poi assicurato il proprio impegno per i prossimi due mesi (“lavoreremo sino all’ultimo giorno”) e ha annunciato che si farà portavoce delle istanze dell’Isola per la Vertenza Sardegna. “Dobbiamo lavorare sul breve, medio e lungo termine: bisogna assicurare alla giustizia i responsabili degli attentati e far comprendere che la legalità deve pagare sempre. Mi pare inoltre che gli organici siano sufficienti, anche se esiste un problema di turnover che risolveremo con nuove assunzioni”.
Nel pomeriggio trasferta a Nuoro per un vertice con gli amministratori locali, compresi alcuni sindaci vittime di atti intimidatori. Previsto anche un incontro con una delegazione dei lavoratori dell’Alcoa di Portovesme. L’incontro seguirà il vertice con istituzioni regionali e locali.