Un intervento da 8 milioni di euro per le imprese agricole colpite dalla siccità nella Nurra. È questa la notizia positiva per gli agricoltori di uno dei territori più martoriati dalla crisi idrica, frutto del lavoro di condivisione, proposta e pressione politica portato avanti da Coldiretti Nord Sardegna.
A confermare l’intervento è stato l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gianfranco Satta, che durante un recente incontro con la dirigenza regionale e provinciale Coldiretti, comprendendo la gravità della situazione e confrontando i dati in possesso della Regione e della Coldiretti, ha confermato la necessità di erogare gli 8 milioni di euro in tempi rapidi. I fondi, destinati alle aziende che non hanno potuto coltivare a causa della mancanza d’acqua, saranno erogati con carattere di urgenza.
“Siamo soddisfatti per questo risultato, che dimostra come il lavoro fatto con determinazione e senso di responsabilità porti a risultati concreti, considerando il forte rischio della perdita delle aziende se non ci fosse stato questo intervento – spiega il presidente di Coldiretti Nord Sardegna, Antonello Fois – Coldiretti è questo: al fianco delle aziende nei momenti difficili, ma anche presente con forza nei tavoli dove si decidono le sorti dei nostri territori per scongiurare che davanti a crisi come questa si assista alla scomparsa delle realtà produttive”.
A sottolineare l’importanza dell’intervento anche il direttore di Coldiretti Nord Sardegna, Marco Locci: “Un risultato ottenuto grazie a una strategia condivisa, fatta di ascolto, di confronto continuo con gli imprenditori agricoli e di un impegno forte verso le istituzioni. È nei tavoli decisionali che si portano soluzioni concrete, rappresentando le esigenze delle aziende. Le proteste servono, ma servono anche le proposte”.
Questo traguardo è frutto di un’azione che non nasce oggi, ma che affonda le radici nelle tante iniziative promosse da Coldiretti nel Nord Sardegna in questi mesi difficilissimi: manifestazioni pubbliche, assemblee partecipate, incontri con i prefetti e la politica locale, tutti momenti in cui la voce delle imprese ha chiesto soluzioni, non solo attenzione.
La Nurra e tutto il nord-ovest dell’isola hanno vissuto una delle stagioni più difficili degli ultimi anni, con aziende costrette a decidere quali colture abbandonare per mancanza d’acqua, o a ridurre drasticamente le produzioni. In molti casi si è trattato di scelte drammatiche, che hanno messo in discussione la sostenibilità economica delle attività.
Proprio per questo Coldiretti ribadisce e rilancia con forza quanto già chiesto a più riprese ovvero che, accanto agli indennizzi, è indispensabile un grande piano infrastrutturale per la gestione dell’acqua, che preveda, tra l’altro:
• interventi urgenti di manutenzione delle reti, che oggi disperdono fino al 50% delle risorse idriche,
• la realizzazione di interconnessioni tra i bacini,
• l’ampliamento delle dighe.
“Non possiamo continuare a chiedere solo agli agricoltori di ridurre le produzioni o di investire in tecnologie per contenere gli sprechi – aggiunge Coldiretti Nord Sardegna – se dall’altra parte non si agisce per garantire loro servizi e risorse adeguate. Il presidio del territorio e la produzione di cibo di qualità sono un diritto delle comunità e devono essere sostenuti anche dalla mano pubblica”.
L’intervento annunciato è un segnale importante, che Coldiretti accoglie con favore, ma che deve rappresentare solo un primo passo verso una strategia più ampia. Coldiretti c’è, nei momenti di protesta e in quelli di proposta, ed è il punto di riferimento per le imprese che vogliono continuare a vivere e produrre nei nostri territori, anche in quelli più in difficoltà.