Siccità in Sardegna , l’emergenza continua. Le piogge hanno rallentato il calo ma non basta: invasi pieni al 39,7 per cento

Non sono bastate le piogge recenti per invertire la rotta: giusto un lieve rallentamento ma il livello di acqua negli invasi in Sardegna continua ad essere in costante calo. Le scorte idriche al 31 ottobre 2024 sono del 39,7 per cento, ovvero 725,2 milioni di metri cubi di acqua. Un mese fa la capienza era al 40,8 per cento, con 745,5 milioni di metri cubi. Tra agosto e settembre il calo era stato più rilevante: eravamo al 44 per cento con 807 milioni di metri cubi d’acqua. Il nuovo bollettino dell’Autorità di bacino della Sardegna certifica una situazione che è ancora di piena emergenza.

La siccità continua a farsi sentire e a novembre ancora le piogge non aiutano a invertire nettamente la rotta. La crisi si sente pesantemente nelle campagne, che peraltro hanno dovuto fare i conti anche con i danni causati dalle piogge troppo intense e concentrate. Alcuni paesi del Nuorese sono stati costretti ad adottare restrizioni nell’uso dell’acqua. Ed è proprio nella zona di Torpè, Posada, Budoni, Siniscola e San Teodoro che la crisi si sente ancora di più: la diga di Maccheronis è ora piena solo al 2,5 per cento. E anche nel Sulcis la situazione è critica: ma è tutto il sistema a soffrire.

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