Si rinnova il parco macchine tecnologico della Asl di Sassari: nuova risonanza magnetica a Ozieri

Prosegue il processo di rinnovamento e potenziamento del parco macchine tecnologico della Asl di Sassari, che di recente si è dotato di una nuova risonanza magnetica da 1.5 tesla di ultima generazione, dotata dei più moderni software, destinata all’ospedale del Logudoro.

La nuova apparecchiatura consente di eseguire esami di risonanza magnetica per tutti gli ambiti diagnostici, dai più tradizionali, come quelli articolari, a quelli più complessi e laboriosi, come quelli riguardanti studi funzionali del sistema nervoso centrale e indagini vascolari. La nuova risonanza è inoltre dotata di un’ampia e comoda apertura, in grado di far accomodare il paziente in maniera molto più confortevole, così da ridurre o azzerare del tutto la sensazione di oppressione durante l’esame, permettendo così una maggiore rapidità nell’acquisizione dell’esame e una migliore qualità d’immagine.

Un importante intervento, inserito all’interno della programmazione regionale del PNRR, reso possibile grazie alla stretta collaborazione tra la Asl di Sassari, Ares Sardegna e l’assessorato regionale alla Sanità, che ha interessato il II sottopiano del Padiglione dei Servizi dell’ospedale “Segni” di Ozieri; un intervento di riqualificazione del sito destinato alla risonanza magnetica, di circa 450.000 €, che ha interessato tutta la parte dei servizi e dell’impiantistica (impianto elettrico, di climatizzazione e idraulico).

“Un rinnovamento nell’ottica di poter dare una risposta di alta qualità, in termini di diagnosi, cura e comfort, al fabbisogno di salute della nostra popolazione”, commenta il Direttore generale della Asl n. 1, Flavio Sensi. “Nella progettazione dei locali abbiamo prestato una particolare attenzione anche al percorso di umanizzazione delle cure avviato in Azienda, senza trascurare quindi l’aspetto dell’accoglienza e del benessere del paziente, nell’intento di migliorare anche il confort delle prestazioni. La nuova Rm ci consente di garantire elevate prestazioni diagnostiche con possibilità di studi morfologici e funzionali su tutti i sistemi, con un grande punto di forza, il basso contenuto di elio liquido, che passa dai 1.000 litri del tomografo precedente ai 7 litri della nuova macchina, andando a ridurre i rischi per i pazienti e per il personale, oltre alla riduzione dei costi di manutenzione e gestione della macchina”, conclude il Direttore generale.

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