Sospeso dall’insegnamento per essersi rifiutato di utilizzare il registro elettronico a scuola. Succede a Cagliari, all’istituto Colombo, dove un docente, Andrea Scano, un passato da consigliere comunale, dovrà rinunciare a tre giorni di lavoro dopo aver detto ‘no’ all’utilizzo del registro elettronico in classe.
Il motivo? il registro non tutelerebbe la privacy degli alunni. L’insegnante ha infatti contestato l’uso del registro elettronico, gestito da una società privata, nel quale avrebbe dovuto inserire i dati degli studenti. Fin dall’inizio dell’anno scolastico aveva richiesto di poter utilizzare il classico registro cartaceo, senza però ottenere alcuna risposta. Al suo fianco ora si schierano i Cobas che in una nota denunciano la vicenda: “A marzo aveva già subito un precedente procedimento disciplinare, conclusosi con la sanzione del ‘richiamo scritto’, per un’analoga vicenda che riguardava il non utilizzo degli scrutini on line su una piattaforma privata. Riteniamo che anche tale sanzione fosse illegittima perché la prima sanzione comminabile ai docenti non è il richiamo ma l’avvertimento scritto”.
In particolare i Cobas ritengono che attualmente, per legge, l’utilizzo dei registri elettronici e degli scrutini online non sia obbligatorio. Il caso di Scano ora passerà al giudice del lavoro del Tribunale di Cagliari.
[Nella foto: Andrea Scano]